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Per via di alcune misure adottate dal Legislatore e che hanno portato alla proroga o all’anticipo, rispetto ai termini previsti fino ad oggi, per alcuni adempimenti fiscali, si ha l’effetto conseguenziale di proroga o anticipo di altri adempimenti ad essi legati. Tra questi vi rientra ad esempio la stampa dei registri.

In sede di premessa, si ritiene utile ricordare le regole generali, previste per la stampa dei registri cartacei o per la loro archiviazione elettronica su supporti informatici (c.d. conservazione sostitutiva).

In particolare:

Registri IVA e fatture elettroniche

Da quest’anno, la Dichiarazione annuale IVA è uscita dal Modello Unico, e andava presentata entro il 28 febbraio. Dal 2018, il termine di presentazione sarà il 30 aprile.

Tuttavia, con riferimento alla Dichiarazione IVA/2017 (periodo d’imposta 2016), che come detto andava presentata entro il 28/02/2017, è stato concesso tempo fino a 3 marzo 2017 per l’invio, poiché nella giornata del 28/02, si sono avuti problemi tecnici con i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Comunicato stampa del 01/03/2017).

I predetti nuovi termini di presentazione della Dichiarazione annuale IVA hanno incidenza anche sui termini entro cui stampare (o archiviare elettronicamente) i registri IVA ed archiviare elettronicamente le fatture elettroniche. Come detto in premessa, infatti, tali adempimenti, devono essere eseguiti entro 3 mesi dal termine di invio della Dichiarazione annuale IVA riferita al periodo d’imposta cui i registri e le fatture si riferisco. Ne consegue, che per i registri IVA e le fatture elettroniche riferite al 2016, l’adempimento deve essere eseguito entro il 28/05/2017 (e non entro il 31/05/2017, poiché l’Agenzia delle Entrate ha chiarito, che il termine del 3/03/2017 non è una proroga e che tutti gli adempimenti fiscali aventi scadenza successiva al 28 febbraio 2017 e connessi al “termine di presentazione” del modello di dichiarazione annuale Iva dovranno essere eseguiti facendo riferimento esclusivamente alla data del 28 febbraio 2017 – Risoluzione n. 26/E/2017).

Per le società di capitali

È stato prorogato, per quest’anno, di 15 giorni il termine di invio della Dichiarazione dei Redditi e della Dichiarazione IRAP per le società di capitali, con riferimento al periodo d’imposta 2016 (Modello Redditi SC/2017 e Modello IRAP/2017).

Tale proroga non riguarda tutte le società di capitali, ma solo quelle diverse dalle micro imprese di cui all’art. 2435– ter codice civile e che redigono il bilancio in conformità alle norme dettate dallo stesso codice.

A norma del richiamato art. 2435-ter c.c., sono considerate micro-imprese le società di cui all’articolo 2435-bis (bilancio in forma abbreviata) che nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti:

• totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 175.000 euro;

• ricavi delle vendite e delle prestazioni: 350.000 euro;

• dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 5 unità.

Dunque, 15 giorni in più, per le società di capitali, rispetto ai 9 mesi successivi alla chiusura del periodo d’imposta, per la presentazione del modello dichiarativo. Con la misura in commento, il Legislatore ha voluto rendere più agevole l’applicazione delle nuove regole di bilancio fissate dal D. Lgs. 139/2015, il Legislatore, con il Decreto Milleproroghe (D.L. 244/2016, convertito in Legge 27 febbraio 2017, n° 19).

La proroga del predetto termine fa slittare, per i predetti soggetti, anche il termine entro cui stampare i registri o provvedere alla conservazione sostitutiva. Come detto, infatti, la stampa o la conservazione sostitutiva (su supporti informatici) dei registri deve avvenire entro tre mesi dal termine ordinario di invio del modello dichiarativo riferito allo stesso periodo d’imposta. Ne consegue: