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Modello F24: correzione online tramite sistema Civis

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Accesso al servizio

Per accedere al servizio Civis F24 è sufficiente:

  • essere abilitati ai servizi telematici delle Entrate (Fisconline o Entratel, per i professionisti che operano per conto dei loro assistiti);
  • selezionare l’apposito link “Richiesta modifica F24”.

La lavorazione della modifica è rapida ed è possibile consultare on line lo “stato” delle richieste presentate.

Nell’ambito di una apposita Guida pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, viene precisato che è possibile presentare la richiesta di “modifica” a condizione che la delega:

  • risulti già acquisita nella banca dati dell’Anagrafe tributaria;
  • riguardi i tributi gestiti dall’Agenzia (N.B.: come in passato, rimangono esclusi i contributi/tributi delle sezioni INPS e altri enti previdenziali e assistenziali e i tributi della sezione IMU e altri enti locali);
  • sia stata presentata negli ultimi 3 anni solari antecedenti l’anno della richiesta (esempio: è possibile, entro il 2015, richiedere la modifica degli F24 versati dopo il 1° gennaio 2012);
  • presenti almeno un tributo non abbinato.

Nella Guida viene anche sottolineato che:

  • Deleghe duplicate: non è possibile inserire la richiesta di annullamento (che andrà, dunque, prodotta all’Ufficio con le usuali modalità);
  • Più richieste modifica: in relazione alla stessa delega è possibile inoltrare più di una richiesta di modifica, ma solo se la richiesta precedente è stata già lavorata. Un messaggio comunica all’utente la presenza di una richiesta non ancora conclusa.
  • F24 a saldo zero: è anch’esso modificabile, purché permanga il risultato saldo zero.

 

Ricerca del modello F24 da modificare

La prima operazione è la ricerca dell’F24 da modificare; a tal fine, sono previsti 2 criteri alternativi:

  • deleghe inviate in modalità telematica:
  • la ricerca va effettuata con il protocollo telematico ed il progressivo. Entrambi si trovano sulla ricevuta telematica rilasciata all’invio del file telematico o all’interno del Cassetto fiscale, in corrispondenza della delega che si vuole modificare;
  • altre deleghe:
  • (cartecee, home banking, ecc.) la ricerca va effettuata in relazione a:
  • data versamento;
  • saldo delega;
  • codice ente: codice dell’ente presso il quale è stata presentata la delega (codice ABI, codice Agente della riscossione, codice Poste Italiane S.p.A., «99999» in caso di delega internet a saldo zero).

Individuato il modello da modificare e cliccando su «visualizza» appare l’elenco dei tributi presenti in delega.

 

Correzione dell’F24

Con riferimento al rigo del mod. F24 da modificare, cliccando l’apposita casella è possibile effettuare 2 tipologie di variazioni denominate “Modifica” e “Suddividi”.

In merito l’Agenzia precisa che “non è possibile modificare gli importi a debito versati né gli importi a credito compensati”.

Selezionando la casella “Modifica” è possibile variare:

  • il codice tributo. È possibile modificare un codice tributo erariale in un codice tributo regionale e viceversa;
  • il mese, l’anno di riferimento e il numero di rata.

Con specifico riferimento all’addizionale comunale IRPEF l’Agenzia delle Entrate precisa che è consentito modificare il periodo di riferimento ed il codice tributo. È possibile variare il codice tributo dell’addizionale comunale con uno equivalente riferito sempre all’addizionale comunale.

Selezionando la casella “Suddividi” il singolo rigo del mod. F24 può essere suddiviso in un massimo di 5 righi. In tal modo è possibile “splittare” il rigo originario in diversi righi di modifica variandone codice tributo, periodo di riferimento ed importo a debito/credito.

Sul punto l’Agenzia precisa che selezionando la casella “Suddividi” non è possibile creare più righi e contemporaneamente modificare un codice tributo erariale con un codice tributo regionale (o viceversa).

L’operazione risulta comunque possibile effettuando 2 distinti passaggi:

  • “suddividi”, senza modificare il codice tributo;
  • “modifica”, inserendo il codice tributo corretto.

 

Invio della richiesta di modifica

Dopo aver effettuato l’inserimento delle modifiche, la procedura on line:

  • consente di apportare “altre modifiche” prima di confermare l’invio;
  • propone un riepilogo delle variazioni richieste evidenziando in rosso le modifiche apportate rispetto ai dati originari.

Prima di effettuare l’invio la procedura richiede di indicare:

  • la “Motivazione” quale ad esempio, “Errata indicazione periodo e/o cod. tributo”, “Suddivisione versamento tra più codici tributo”;
  • le “Informazioni relative alla richiesta di assistenza”;
  • l’“Indirizzo e-mail”;
  • il “Nominativo di riferimento”.

Successivamente all’invio della richiesta di variazione del mod. F24 ed al ricevimento del relativo protocollo di accettazione, il soggetto interessato può monitorare lo stato della richiesta accedendo alle funzioni “Stato di lavorazione delle richieste” e “Consultazione degli esiti delle richieste” già disponibili in Civis per gestire gli altri servizi disponibili (comunicazioni di irregolarità, avvisi telematici, cartelle di pagamento e presentazione documentazione da controlli formali).

 

18 Nov 2015

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